La cultura
dell'incontro

Padre Rocco Spagnolo, accademico ad honorem

L’Accademia San Pietro ha conferito un “diploma ad honorem” a Padre Rocco Spagnolo, Superiore generale dei Missionari dell’Evangelizzazione fondati da Padre Vincenzo Idà (di cui è in corso la causa di beatificazione e canonizzazione), per il suo ruolo di guida spirituale e la sua attività di testimonianza e divulgazione.

L’Ambasciatore genovese Enrico de Barbieri – Decano dell’Accademia, che vede fra i suoi membri il Cardinale Ernest Simoni e che a breve diventerà Università – si è così espresso: «Nel solco dei valori e come segno del nostro apprezzamento e della nostra grande stima verso il sacerdote terranovese. Padre Rocco è successore del Servo di Dio Padre Vincenzo Idà, nonché formatore di sacerdoti e di anime, scrittore e giornalista quotato in Italia e all’estero. Da più di un quarantennio è guida spirituale di Fratel Cosimo Fragomeni (fondatore del Santuario Nostra Signora dello Scoglio) e per un trentennio è stato guida spirituale della mistica Giuseppina Bonavita…». 

Attraverso le parole del Decano, sono giunti ai fedeli il percorso di vita e le azioni di Padre Rocco, sintetizzati in una carica di idealità e scanditi nei punti più evidenti. 

L’evento ha avuto luogo nella cornice di un gremito Santuario del SS. Crocifisso di Terranova Sappo Minulio (RC), pur nel rispetto delle norme vigenti in materia di Covid, in un clima di festa per la solennità di Tutti i Santi.

I premi ricevuti fanno bene non solo a chi li riceve ma anche a chi ne condivide gli intenti, il cammino, la presenza. 

La convinzione di tutti è che Padre Rocco, nel corso della propria vita, ha presentato – e continua a presentare – con efficacia un’autentica esperienza sacerdotale. Disegnando attraverso il proprio “modus operandi e vivendi” traiettorie concrete per l’evangelizzazione e il bene comune. 

Attingere all’operato del missionario e alla sua testimonianza di vita è uno stimolo non solo per i sacerdoti e i religiosi ma anche per i laici impegnati nella società. Padre Rocco è una figura di sacerdote e pensatore cristiano estremamente profonda, dal cui esempio ciascuno può trarre giovamento. Ha saputo reimpostare le dinamiche del carisma dei Missionari dell’Evangelizzazione, dando una risposta alle esigenze del tempo presente che rispecchia appieno i valori umani e cristiani. 

Tutti coloro che hanno assistito all’evento non hanno faticato a trovare opportune risposte ai propri interrogativi circa la personale adesione a Cristo e al Vangelo. Basta visitare, inoltre, quell’oasi di pace che è la Casa generalizia di Terranova per accorgersi che è stato creato un qualcosa di unico e meraviglioso. 

Lo ha sottolineato lo stesso Ambasciatore, affermando commosso che anche per lui «conoscere e frequentare il successore di Padre Idà è stata l’occasione per riaccendere la speranza e ritrovare la fede». 

Nell’osservare la statura morale, culturale e intellettuale di Padre Rocco Spagnolo, si riconoscono i tratti inconfondibili che devono caratterizzare la vita di chi serve con fedeltà il Vangelo. Il continuo oscillare del sacerdote calabrese tra le necessità di una Comunità religiosa e la vita vissuta quale guida spirituale di autentici mistici si traduce in uno stimolante richiamo alla coerenza e alla credibilità. Questa onorificenza è, infine, un dono anche per quanti desiderano lasciarsi coinvolgere dall’esperienza missionaria vissuta con intensità. 

Qual è stata la reazione del premiato? Eccola: «Il riconoscimento mi giunge inaspettato, mi sento al contempo emozionato e responsabilizzato di un così alto riconoscimento alla mia povera persona. Leggo questo evento come un invito della Divina Provvidenza a proseguire nella ricerca, negli studi e nella divulgazione. Come spesso dico, si tratta di “apostolato della penna”. Tutto questo rientra in quella che viene chiamata carità intellettuale». 

Cosa dire al nostro Padre Rocco? Congratulazioni e ad maiora! 

Domenico De Angelis 

18 novembre 2020 Indietro

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