In una lettera ufficiale del Collegio Medico dell’Università di Tianjin (Cina), inviata al dott. Antonio Galoforo, membro del direttivo della SIOOT (Società Scientifica di Ossigeno Ozono Terapia), il prof. Dong Ming, Decano del Collegio Medico, ha scritto: «Ispirati dai tuoi suggerimenti e dalla tua esperienza nelle malattie infettive, abbiamo compiuto alcuni progressi nel trattamento dei pazienti positivi al Covid-19 curandoli con l’Ossigeno Ozono Terapia».
A tale proposito, il prof. Dong Ming ricorda che, mentre imperversava l’epidemia di Covid-19 in Cina, era stata organizzata, a metà febbraio, una videoconferenza con il dott. Galoforo ed altri 272 medici cinesi.
«Apprezziamo sinceramente – continua la lettera – che tu e il tuo collega abbiate condiviso con noi la vostra esperienza nell’ambito dell’ozonoterapia».
Il prof. Ming ha spiegato che il Collegio Medico dell’Università, in collaborazione con un gruppo di esperti dell’Ospedale Haihe, ha discusso dell’autoemoterapia ozonizzata, e alla fine tale terapia, come indicata dal protocollo condiviso, è stata approvata dal Comitato etico dell’Ospedale stesso. La terapia è stata quindi presentata anche al Registro degli Studi Clinici di Chinse.
In merito ai risultati, il prof. Ming ha precisato che «quattro pazienti positivi al Covid-19, di cui un caso critico, un caso grave e due casi normali, sono stati trattati con l’Ossigeno Ozono Terapia».
Dopo i trattamenti con l’ossigeno ozono, i sintomi di dispnea, tosse grave, angoscia al torace e astenia si sono attenuati fino a scomparire.
In particolare, il paziente in condizioni critiche è stato recuperato senza utilizzare la ventilazione meccanica invasiva o il trattamento di terapia intensiva.
Tutti e quattro i pazienti si sono ripresi e sono stati dimessi senza problemi dopo aver verificato l’inattivazione virale (“viral clearance”) del Covid-19.
Sulla base di tali risultati, gli effetti clinici dell’autoemoterapia ozonizzata praticata all’Ospedale Haihe di Tianjin si sono rivelati rapidi ed efficaci. Soprattutto per il paziente in condizioni critiche, il cui danno ai tessuti polmonari è stato alleviato e superato.
Considerando che la pandemia da Covid-19 sta colpendo l’Europa, ed in particolar modo l’Italia, il prof. Ming ha espresso la sua preoccupazione e le condoglianze per le vittime.
Il Decano del Collegio Medico ha inoltre offerto la propria disponibilità a collaborare con le istituzioni e gli esperti italiani al fine di condividere le informazioni e l’assistenza in merito alla pratica dell’Ossigeno Ozono Terapia.
La lettera si conclude con una citazione di Seneca – «La terra è un solo paese. Siamo onde dello stesso mare, foglie dello stesso albero, fiori dello stesso giardino…» – e con i ringraziamenti e gli auguri di buona salute e di felicità familiare.
Intervistato da “Orbisphera”, il dott. Galoforo ha raccontato che, già a fine gennaio, quando il virus era ancora circoscritto alla zona di Wuhan, aveva proposto alla comunità scientifica cinese di utilizzare l’Ossigeno Ozono Terapia per contrastare la diffusione del Covid-19.
A metà febbraio, supportato da consolidati rapporti istituzionali già attivi da mesi con la Cina, il dott. Galoforo ha accolto in Italia una delegazione di medici cinesi ed ha tenuto una “conference call” con il prof. Chen Qun, Segretario Generale di “China Life Science Security” di Pechino.
Alla “conference call” hanno partecipato 272 dirigenti del Ministero della Salute, primari di alcuni Ospedali di Pechino e dirigenti di Centri di ricerca cinesi.
Il dott. Galoforo ha illustrato le evidenze scientifiche del protocollo sull’utilizzo dell’ozono, sollevando l’interesse dei partecipanti verso questo tipo di approccio per contrastare il Coronavirus.
Il 21 febbraio, quando anche in Italia cominciava a diffondersi il virus Covid-19, il dott. Antonio Galoforo e il suo team del Fatebenefratelli di Brescia hanno pubblicato sul sito della SIOOT una ricerca nella quale sono posti in evidenza gli importanti risultati ottenuti dall’ozonoterapia nella cura delle polmoniti nonché nel contrasto di altri virus simili a Covid-19, come la Sars e l’Ebola. Il tutto supportato da un’ampia bibliografia scientifica.
Nelle settimane successive il dott. Galoforo si è ulteriormente attivato a livello internazionale raccogliendo importanti feedback positivi tramite il dott. Li Peter di Guaghzuo, che ha riportato i significativi risultati di alcuni ospedali cinesi che stavano utilizzando con successo l’ozonoterapia (Tianji Haihe Hospital e The Second Hospital of Tanjin Medical University).
Indicazioni altrettanto importanti sono giunte dalla California da parte del dott. Robert Rowen, che ha attivato uno specifico dipartimento della sua clinica per trattare con Ossigeno Ozono Terapia i pazienti contagiati dal virus Covid-19.
Il dott. Rowen, nei giorni scorsi, ha pubblicato uno studio sulla rivista scientifica “Journal of Infectious Diseases and Epidemiology” dal titolo “A Plausible Penny costing effective treatment for Coronavirus-Ozone Therapy”.
Alla luce di queste ulteriori evidenze scientifiche internazionali, il dott. Galoforo ha informato le competenti istituzioni – prima fra tutte la Regione Lombardia – sottolineando la validità dell’ozonoterapia ed in particolare il suo basso costo e l’assenza di effetti collaterali.
«Ora – ha concluso Galoforo – mi aspetto che l’ossigeno ozono venga utilizzato in tutti gli ospedali che hanno in cura i pazienti affetti da Covid-19».