«Ho notato che mi erano apparse delle eruzioni cutanee pruriginose sul petto. Per alcuni giorni ho avuto solo prurito, poi una notte non sono riuscita a dormire per il dolore. Il bruciore era diffuso lungo una linea che dal petto passava al fianco, al dorso e arrivava fino alla spina dorsale. In mattinata sono andata di corsa dal dott. Raffaele D’Alterio, il mio medico di fiducia, che ha fatto subito la diagnosi: “infiammazione da Herpes Zoster, meglio noto come “Fuoco di Sant’Antonio”».
Chi parla così è la signora Anita Mori, abitante a Roma nel quartiere di Monteverde Vecchio.
«Per problemi avuti in precedenza – ha continuato la signora – non posso assumere farmaci antivirali, e anche a causa di questa complicanza, il medico mi ha proposto di adottare immediatamente una cura con l’ozono. Sapevo dell’ozonoterapia utilizzata per curare ernie e patologie articolari, ma non immaginavo che l’ozono potesse curare anche l’Herpes Zoster».
Ha raccontato la signora Mori che il dott. D’Alterio ha iniziato la terapia con una piccola autoemoinfusione, ha fatto infiltrazioni di ozono intorno alle eruzioni cutanee e lungo tutta la linea del dolore, ha utilizzato una campana per poter applicare l’ozono sulle vescicole e l’ha invitata a bere acqua ozonizzata.
Dopo la prima e la seconda seduta il dolore si è attenuato, dopo la terza seduta il fuoco si è placato e il dolore è svanito. Anche le manifestazioni cutanee si sono riassorbite.
Adesso la signora Mori sta bene, avverte ogni tanto qualche piccolo prurito ma con una frequenza sempre più rara.
Intervistato da “Orbisphera”, il dott. Raffaele D’Alterio ha spiegato l’Herpes Zoster è un virus della stessa famiglia che genera la varicella. Si nasconde nei gangli nervosi e, in particolari condizioni di stress psicofisico o di malattie che abbassano le difese immunitarie, riemerge, manifestandosi con eruzioni cutanee, bruciore, dolori diffusi e continui nelle terminazioni nervose. Non è infettivo ma è molto fastidioso e doloroso. Si cura con farmaci antivirali, con antidolorifici, antinfiammatori e con creme dedicate per il trattamento delle vescicole.
La letteratura scientifica e la pratica clinica hanno dimostrato che l’ozonoterapia è altamente efficace nella cura dell’Herpes Zoster. A questo proposito, la Società Scientifica di Ossigeno Ozono Terapia (SIOOT) ha stilato un protocollo di cura specifico che è quello praticato alla signora Mori.
«Quello della signora Mori – ha spiegato il dott. D’Alterio – è solo uno degli ultimi casi di Herpes Zoster che, insieme al mio collega dott. Roberto David, stiamo risolvendo grazie all’utilizzo dell’ozono».
Il dolore herpetico e post herpetico è una patologia diffusa e difficile da trattare. Sono frequenti i pazienti trattati con terapia farmacologica che hanno un’alta frequenza di recidive, con dolori che riemergono e che non passano.
L’Herpes Zoster danneggia la guaina delle terminazioni nervose, accade così che il dolore post herpetico può permanere per mesi e anche per anni.
«Per questo motivo – ha sottolineato D’Alterio – è importante intervenire con l’ozono in maniera appropriata e decisiva fin dall’inizio, altrimenti il danno si instaura e il dolore persiste».
Per curare in maniera radicale i pazienti affetti da Herpes Zoster, nonché dall’Herpes Simplex che attacca le labbra e gli organi genitali, i dottori D’Alterio e David hanno adottato la pratica della grande autoemoinfusione con ozono (GAEI).
«I risultati – ha concluso il dott. D’Alterio – sono ottimi, tutti i pazienti così trattati sono guariti. E ora stiamo raccogliendo i dati clinici per pubblicare un “case report” sull’efficacia dell’ossigeno ozono terapia per curare i pazienti affetti da Herpes Zoster ed Herpes Simplex».
Antonio Gaspari
Direttore Orbisphera
www.orbisphera.org
PER SAPERNE DI PIÙ, LEGGI I LIBRI:
Antonio Gaspari, “Ozono: una cura per la vita”
Antonio Gaspari, “Ozono solidale: una rivoluzione!”