La Giornata Internazionale della Donna sarà celebrata da donne di diversi continenti, religioni e culture con un webinar che si terrà il 3 marzo 2021, dalle ore 9:00 alle 11:00, in diretta streaming su YouTube.
Parteciperanno come relatrici donne leader di comunità religiose musulmane, indù, buddiste, ebraiche, ecumeniche e cattoliche.
L’evento ecumenico e interreligioso è organizzato dall’Unione Mondiale delle Organizzazioni Femminili Cattoliche (UMOFC/WUCWO) e dalla Consulta Femminile del Pontificio Consiglio della Cultura, in collaborazione con il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso e con il patrocinio delle Ambasciate presso la Santa Sede di Argentina, Austria, Regno Unito, Francia, Paesi Bassi, Perù e Timor Est.
Prenderanno parte all’evento online anche il cardinale Gianfranco Ravasi, prefetto del Pontificio Consiglio della Cultura, il cardinale Miguel Ángel Ayuso Guixot, prefetto del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, e la dottoressa Irina Bokova, membro dell’Alto Comitato per la Fratellanza Umana.
In merito all’importanza di questo incontro, Nadine Iarchy, presidente del Comitato interconfessionale e interculturale del Consiglio Internazionale delle Donne Ebree (ICJW), spiega che «la lettura ecumenica e interreligiosa di “Fratelli tutti” è una rivelazione per i lettori non cattolici. Quindi organizzare un tale evento in occasione della Giornata Internazionale della Donna è un passo molto positivo».
Secondo Sally Axworthy, ambasciatore britannico presso la Santa Sede, «l’enciclica “Fratelli tutti” di Papa Francesco ci sfida a guardare con occhi nuovi i presupposti che sono alla base del mondo odierno e a tornare alle idee di virtù e comunità; si concentra sul ruolo delle religioni nel plasmare le società in cui viviamo e promuove un ruolo speciale per le donne».
Shahrzad Houshmand, teologa musulmana, afferma: «Le donne, con la bellezza della femminilità accogliente, leggono, sognano, uniscono i loro figli e sono sensibilmente in grado di comprendere il sogno di un Papa di nome Francesco che, in un testo di grande e autentica saggezza, chiama tutti a sognare insieme, “a sognare come una sola umanità”, una famiglia umana solidale».
Isabel Phiri, vice segretaria generale del Consiglio Mondiale delle Chiese, spiega che «leggere “Fratelli tutti” da una prospettiva femminile induce a pensare a tutto ciò che impedisce e distorce la nostra comune parentela, e costituisce un invito a riflettere su come possiamo avanzare insieme verso una nuova realtà dove vivere in fraternità e amicizia come fratelli e sorelle, figli dell’unico Creatore».
Elena Seishin Viviani, dell’Unione Buddista Italiana, sostiene che «l’enciclica “Fratelli tutti” sfida ogni donna e ogni uomo ad aprirsi a una nuova prospettiva di incontro riaffermando la centralità dell’educazione alla fraternità. Da qui dobbiamo andare verso un nuovo patto, una nuova alleanza che ci unisca e restituisca un senso più profondo alla nostra esistenza».
Svamini Hamsananda Ghiri, dell’Unione Induista Italiana, ritiene che «la voce del Santo Padre è sempre chiara, forte, plurale, e soprattutto diventa un’eco per coloro che, più deboli, non vengono ascoltati. Le donne porteranno il loro contributo con il nuovo slancio delle loro energie. Come è affermato in tutte le Sacre Scritture, il mondo intero non è che una grande famiglia».
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Redazione