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Michael Jackson e la fede nel nuovo film di Liana Marabini “A Gift from God”

Un aspetto praticamente sconosciuto di Michael Jackson era la sua fede. Era un ammiratore di Giovanni Paolo II, così come appare nel nuovo film di Liana Marabini “A Gift from God” (Un dono da Dio). 

Il film racconta sette anni della vita del re del pop, dal 1982 al 1989: è l’epoca di “Thriller”, di “Billie Jean”, “Bad” e altri grandi successi. 

Michael Jackson, cristiano, era all’origine Testimone di Geova, che era la fede di sua madre. Innamorato della Bibbia, che conosceva quasi a memoria, la regalava a quanti lavoravano con lui e insegnava loro a pregare: la regista ha raccolto a tale proposito diverse testimonianze dagli ex collaboratori di Jackson.

Quando l’artista ha lasciato i Testimoni di Geova, che erano troppo inflessibili e critici verso la sua arte, ha iniziato una ricerca spirituale personale che lo ha portato a studiare la Torah, il Corano e le filosofie orientali, alla ricerca di un’altra via spirituale, di un balsamo per la sua anima.

Nel 1987, durante il tour di “Bad” a Roma, scopre la bellezza della liturgia cattolica, attratto dentro una chiesa romana dall’“Ave Maria” di Schubert che lì veniva cantata, e inizia un cammino verso il cattolicesimo. 

Rimane affascinato dalla figura di Giovanni Paolo II, che definisce “Beacon of light and hope for humanity” (Faro di luce e speranza per l’umanità).

L’artista dedica al Papa un bellissimo ritratto (perché Jackson era anche un bravissimo pittore): ritratto che la regista ha utilizzato nel film.

“A Gift from God” racconta anche l’amore non corrisposto di Michael Jackson per Diana Ross e la sofferenza del grande artista per la vitiligine da cui fu oppresso fino alla fine della sua vita, che era il motivo dello sbiancamento della sua pelle: cosa sempre mal interpretata dalla stampa e dai detrattori. 

Il film, girato tra Los Angeles e il sud della Francia, ha come protagonista il giovane attore italo-americano Joshua Uziel Consigli, che interpreta la figura di Michael.

Gli altri attori sono: Carin McDonald, nel ruolo di Katherine, la mamma di Michael; Damon Pittman, nel ruolo del padre; Claudia De Candia, che interpreta Elizabeth Taylor; la principessa Maria Pia Ruspoli nel ruolo di una psicologa, Kim Boulukos nel ruolo di Grace, e altri.

La regista e l’attore principale ripercorrono la parabola artistica ed esistenziale di Michael Jackson con sensibilità e rispetto, desiderosi di mostrare l’aspetto spirituale di questo artista così speciale, che ha trascorso gran parte della sua vita soffrendo, ma che ha donato tanta bellezza, armonia e gioia alle persone; che è stato anche accusato ingiustamente, ma poi integralmente riabilitato. 

Luca Caruso

05 aprile 2024 Indietro

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