“Insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza nel cuore”: questo versetto del Salmo 90 potrebbe essere un buon inno per questo Tempo di Avvento che iniziamo oggi.
Tanti fatti che, in questi ultimi tempi, ci parlano della precarietà della nostra vita dovrebbero aiutarci a rivolgerci al Signore per saper valutare dove sono le cose che valgono.
San Gregorio Magno diceva infatti: «Il Signore, se a volte ci istruisce con le parole, altre volte invece ci istruisce con i fatti». Accogliamo allora l’invito che ci rivolge San Paolo nella “Lettera ai Romani”: «La notte è avanzata… gettiamo via perciò le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce».
Sarebbe ora che questo avvenisse nella tua vita, senza compromessi, smettendo di lamentarti e di voler cambiare la storia, affinché tu scopra finalmente che Dio è buonissimo con te, che non ha giudicato nessuno di noi per i tanti e tanti tradimenti, che non ci dà ancora un calcio come meriteremmo, e come noi facciamo con chi ci delude, ma è pronto ad accoglierci, a farci scoprire quanto ci ama.
E allora forse potremo incominciare a capire che questi fatti che oggi ci fanno soffrire, soprattutto quelli che ci riguardano da vicino, il Signore li sta permettendo perché ne abbiamo bisogno, perché la nostra vita non sia una banalità, senza sostanza vera, vissuta senza mai amare davvero nessuno.
Chiediamo al Signore che ci smuova, che ci dia il dono della Sapienza, per accettare la nostra storia, vederne la bellezza, e mettere la nostra vita nelle sue mani.
Un tempo meraviglioso inizia oggi: è un tempo che il Signore ci concede ancora per poter scoprire finalmente l’amore di Dio, la tenerezza di Maria... e perché, magari, ognuno di noi ne prenda un po’ per usarla verso gli altri.
Mons. Antonio Interguglielmi
I Domenica di Avvento