La cultura
dell'incontro

Domenica delle Palme

La Settimana Santa ha inizio con la lettura della Passione di Gesù. Inizieremo la Santa Messa con una processione, portando festanti i rami di ulivo. Si tratta di una tradizione che nasce nel IV secolo a Gerusalemme, con cui si dava inizio ai riti della Settimana Santa. 

Nella città Santa, dopo aver celebrato i Vespri nella Basilica dell’Eleona, sul Monte degli Olivi, si partiva in processione cantando e innalzando festosamente le palme fino alla basilica dell’Anastasis e, dopo essere passati al Golgota, si celebrava la Santa Messa. 

La processione che faremo anche noi si collega al brano del Vangelo di oggi, perché la lettura della Passione ci coinvolge tutti direttamente nel racconto: possiamo trovare nei diversi protagonisti del brano anche il nostro atteggiamento, riconoscere la nostra incredulità o la paura, come i discepoli, ma anche la nostra fede nella Misericordia di Gesù, come il buon ladrone.

Gesù conosce chi lo avrebbe tradito, e anche chi avrebbe riconosciuto la propria debolezza e sarebbe tornato a lui, sperimentando la cosa più importante: la Misericordia e la pazienza di Dio. Per questo Pietro, che ha appena rinnegato con forza di essere uno dei discepoli di Gesù, anzi addirittura di conoscerlo, quando incrocia lo sguardo del Signore si sente trafiggere il cuore, perché riconosce in Cristo non uno sguardo di giudizio o di disprezzo, ma solo uno sguardo d’amore. 

Pietro non può sopportare questo, si rende conto della sua vigliaccheria. E piange, piange disperatamente. Piange per aver tradito non solo l’amico e il maestro, ma per aver rinnegato l’Amore. 

Questo pianto è quello che lo guarirà: così avviene a noi quando ci accorgiamo di aver sprecato la cosa più bella, di non aver saputo apprezzare la bellezza, per paura o debolezza, come Pietro. Per non aver saputo riconoscere la via della Sapienza. 

In questa Settimana Santa chiediamo anche noi il dono delle lacrime: la Grazia di poter piangere sui tanti nostri tradimenti, per non aver saputo riconoscere anche noi, troppe volte, l’Amore, per averlo tradito per scegliere i nostri interessi, rinnegato per la nostra paura. Potessimo anche noi versare le lacrime di Pietro, lacrime che guariscono, che ci ricostruiscono all’interno.

Saranno queste lacrime, come lo sono state per Pietro, a guarire il nostro cuore e a farci incontrare con lo sguardo d’Amore della Misericordia di Cristo.

Mons. Antonio Interguglielmi

31 marzo 2023 Indietro

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