Papa Francesco ha un nuovo segretario. Si tratta di padre Gonzalo Aemilius, un sacerdote uruguaiano che Bergoglio conosce da molti anni.
Don Aemilius, che ha svolto il suo compito di sacerdote assistendo tossicodipendenti e bambini di strada, succede a don Fabián Pedacchio, sacerdote argentino di Buenos Aires, che è stato segretario personale del Papa dal marzo del 2013 fino allo scorso dicembre.
Fin dall’inizio del suo pontificato, papa Francesco ha spiegato che non avrebbe avuto un segretario personale fisso, come è accaduto con san Paolo VI, san Giovanni Paolo II e papa Benedetto XVI.
Matteo Bruni, direttore della Sala Stampa Vaticana, ha precisato lo scorso dicembre che il Papa considera il ruolo di segretario come un servizio temporaneo, e per questo motivo preferisce la rotazione degli incarichi.
Da qui la decisione, dopo sette anni, di sostituire don Pedacchio con un nuovo segretario.
Padre Gonzalo, come è popolarmente noto tra i fedeli, è nato a Montevideo, la capitale dell’Uruguay, il 18 settembre 1979.
I suoi genitori non erano credenti; sua nonna era ebrea. È diventato cattolico durante la scuola secondaria, ispirato dall’esempio di alcuni sacerdoti che lavoravano con i bambini di strada.
È stato ordinato sacerdote nell’Arcidiocesi di Montevideo nel 2006. Dopo aver studiato a Roma, ha conseguito il dottorato in Teologia.
Francesco lo conosce dal 2006, quando come arcivescovo di Buenos Aires aveva sentito parlare del suo lavoro con i bambini di strada e i tossicodipendenti, e per questo l’aveva contattato.
Padre Gonzalo ha fondato una scuola per bambini di strada denominata Liceo Jubilar Juan Pablo II. Per nove anni ha svolto il ruolo di preside prima di essere assegnato alla parrocchia.
Il mondo conobbe per la prima volta padre Gonzalo il 17 marzo del 2013, quando papa Francesco celebrò la sua prima messa pubblica nella chiesa vaticana di Sant’Anna.
Prima di entrare in chiesa, Francesco incontrò padre Gonzalo e lo invitò a unirsi a lui per la celebrazione della Messa. Al termine della celebrazione, il Papa presentò il sacerdote raccontando di come padre Angel faceva conoscere Gesù ai bambini di strada e ai tossicodipendenti.
Intervistato da “L’Osservatore Romano”, padre Gonzalo ha raccontato di come la sua vita sia cambiata in seguito all’incontro con Bergoglio: «Mi ha insegnato a prendere il meglio che è in ogni individuo, per quanto diverso possa essere dagli altri, e metterlo a frutto per il bene di tutti…».
Padre Gonzalo ora si unisce all’altro segretario personale del papa, padre Yoannis Lahzi Gaid, un sacerdote copto egiziano che fa parte della sezione araba del Segretariato di Stato vaticano. Mentre don Pedacchio è tornato a lavorare a tempo pieno nella Congregazione dei Vescovi.
Fonte:
Antonio Gaspari
Direttore Orbisphera
www.orbisphera.org