La cultura
dell'incontro

Il Prof. Carlo Jovine ospite di “Cristianità”, il programma di Rai Italia condotto da Suor Myriam Castelli

Una puntata ricca di contenuti quella di “Cristianità” dell’11 febbraio, il programma culturale televisivo prodotto da Rai Italia e trasmesso in America del Nord, America del Sud, Asia, Africa e Australia. 

Ideato e condotto da Suor Myriam Castelli, “Cristianità” è da vent’anni uno dei notiziari internazionali più seguiti, grazie anche all’affezionata audience di sei milioni di italiani residenti all’estero. 

Il programma si è aperto con l’Intenzione di Preghiera di Papa Francesco dedicata alla “Giornata Mondiale del Malato” dell’11 febbraio. L’Intenzione di Preghiera del Papa, pronunciata in lingua spagnola, è stata tradotta in italiano da Mons. José Manuel Del Rio Carrasco del Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.

Ma la giornata dell’11 febbraio celebrava anche altre due importanti ricorrenze: la Festa della Beata Vergine di Lourdes e la canonizzazione della prima Santa argentina: la Beata Maria Antonia di San Giuseppe de Paz y Figueroa, nota con il nome di “Mama Antula”, elevata agli altari nel corso della cerimonia religiosa in San Pietro presieduta da Papa Francesco e concelebrata dal Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi. 

Per riflettere su questi eventi – specie con riferimento all’affascinante tematica delle guarigioni inspiegabili attribuite all’intercessione di un santo – Suor Myriam ha invitato in studio il Prof. Carlo Jovine, già Primario neurologo dell’Ospedale dell’Ordine di Malta, Perito ufficiale del Dicastero delle Cause dei Santi e Perito medico del Tribunale Ordinario della Diocesi di Roma.  

Ma prima di entrare nel tema, Suor Myriam ha voluto rivolgere un saluto agli italiani residenti all’estero: «Lei è molisano – ha detto al Prof. Jovine – ci sono tanti molisani che ci stanno seguendo…». E Jovine, a sua volta, ha rivolto un saluto «non solo ai molisani, ma a tutti gli italiani che sono nel mondo e che portano nel cuore l’amore per l’Italia». 

Per descrivere l’intenso legame affettivo con la madrepatria, il medico ha ricordato la figura di suo padre, Giuseppe Jovine, grande esponente letterario del Molise, che, nei suoi libri e nelle sue poesie, ha spesso raccontato le vicende degli emigranti, esaltando il valore delle radici e della “molisanità” come sentimento di appartenenza alla propria terra d’origine. 

È stato poi introdotto l’argomento del giorno con la domanda d’esordio che Suor Myriam ha rivolto a Jovine: «Che cos’è un miracolo?».

Il Prof. Jovine è un grande esperto in tema di beatificazioni e canonizzazioni, avendo fatto parte della Consulta Medica Vaticana che ha analizzato, da un punto di vista scientifico, le guarigioni inspiegabili che hanno condotto al riconoscimento dei miracoli di grandi figure della Cristianità come Giovanni Paolo II, Papa Luciani e Madre Teresa di Calcutta.

«Il miracolo è un segno – ha risposto Jovine –, un segno che ci fa capire che c’è qualcosa che va oltre. I miracoli non sono solo quelli che vengono codificati dalla rigorosa procedura della Chiesa. Basti dire che presso il “Bureau des Constatations Medicales” (Ufficio delle Constatazioni Mediche) di Lourdes sono conservati oltre 7.000 incartamenti relativi a guarigioni inspiegabili, alcune delle quali sono ancora oggi oggetto di studio».

Tra questi eventi al limite dell’impossibile, Jovine ne ha ricordato uno di cui fu testimone un famoso Premio Nobel per la medicina: Alexis Carrel, che nel 1903 accompagnò a Lourdes una giovane paziente in condizioni così gravi da far temere un rischio di morte imminente. In quella circostanza il Dott. Carrel assistette a un miracolo “in diretta”: dinanzi alla Grotta delle apparizioni vide l’addome della giovane moribonda, abnormemente rigonfio per la peritonite tubercolare, sgonfiarsi all’improvviso con la contestuale ripresa di conoscenza e guarigione dalla malattia. Un evento contrario ad ogni logica di carattere scientifico che produsse in lui, professatosi ateo fino a quel momento, una subitanea conversione.

Il Prof. Jovine ha poi citato un altro caso incredibile di cui ha potuto studiare a fondo la documentazione in qualità di responsabile scientifico del processo di canonizzazione di Madre Teresa: l’Ingegnere brasiliano Marcilio Haddad Andrino, entrato in coma a causa di otto ascessi cerebrali, venne portato in sala operatoria per tentare un disperato intervento chirurgico. Ma improvvisamente aprì gli occhi e domandò ai medici: “Dove sono? Perché mi trovo qui?”.

«La guarigione di Marcilio Haddad Andrino fu istantanea, risolutiva e totale – ha precisato Jovine –, che sono appunto i requisiti necessari per il riconoscimento del miracolo da parte della Chiesa. E soprattutto, avvenne in presenza di un prolungato impegno di preghiera da parte della moglie dell’Ingegnere e delle Suore Missionarie della Carità di Madre Teresa. Perché la preghiera è sempre un prerequisito del miracolo, la preghiera è un contatto dell’anima con l’Assoluto, la preghiera porta a una meditazione profonda che è fondamentale per entrare in contatto con l’Essere Supremo…».

Su queste esperienze il Prof. Jovine ha scritto un libro, intitolato “Testimone di miracoli. Tra Scienza e Fede”, che sta presentando in diversi contesti laici e religiosi grazie anche alla cordiale condivisione di Mons. Antonio Stagliano, Presidente della Pontificia Accademia di Teologia, che sarà relatore nel corso del prossimo evento di presentazione che si terrà a Roma il 5 marzo presso l’Istituto Scienza e Fede dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum (Università Europea di Roma).

Recentemente “L’Osservatore Romano” ha pubblicato una recensione al libro del Prof. Jovine, a firma di Simone Caleffi, nella quale si sottolinea che «da Papa Francesco l’autore ha ricevuto in dono parole di sostegno e speranza, attraverso una lettera nella quale il Santo Padre esprime apprezzamento per il libro che permette di approfondire il rapporto tra fede e scienza». E apprezzamenti analoghi sono giunti dai Cardinali Matteo Maria Zuppi, Angelo De Donatis e Raniero Cantalamessa.

La puntata di “Cristianità” è stata inoltre arricchita da altri contenuti spiritualmente elevati ed emotivamente coinvolgenti: il collegamento in diretta con la Basilica di San Pietro, stracolma di argentini festanti per la canonizzazione della “loro” Santa, il collegamento con Federico Poldi dalla città di Santiago Del Estero in Argentina, il collegamento con il Prof. Antonio Giordano da Philadelphia, e l’intervento in studio della giovane giornalista argentina Viviana Greco, dalle cui parole è emersa tutta l’emozione e la proiezione di speranza per l’elevazione agli altari di “Mama Antula”. 

L’ultimo intervento in programma è stato quello della Dott.ssa Federica Costantini dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che ha ripreso e sviluppato il tema dell’assistenza umana e spirituale alle persone fragili, oggetto della Giornata Mondiale del Malato. 

In conclusione – ha sottolineato Suor Myriam – «è nel cuore che si trova Gesù: è questo il punto sul quale noi dobbiamo insistere», perché altrimenti le formule di fede, e anche le formule di scienza, rischiano di percorrere un cammino vano… 

“Cristianità” dell’11 febbraio 2024: Link al Video di RaiPlay

Sito web del Prof. Carlo Jovine: https://www.carlojovine.it


Massimo Nardi


Per leggere il libro di Carlo Jovine “Testimone di miracoli. Tra Scienza e Fede”:

12 febbraio 2024 Indietro

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